Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: artista

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La storia dell'arte

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Pinelli, Antonio 50 occorrenze

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significato simbolico da collegare con l’episodio sacro dell’Adorazione dei Magi, ma che offrono anche l’opportunità all’artista di rappresentare una

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statuaria antica. Ciò rende ancor più stridente la limpida citazione da una famosa statua antica nel gesto e nella posa dell’Eva masaccesca. L’artista si è

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libertà dell’artista, perché abbiamo in mente la condizione degli artisti nell’età contemporanea. Ma in passato pittori e scultori erano vincolati a

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dipinto da Ambrogio Lorenzetti, quasi un secolo prima, sulla facciata dell’Ospedale senese di Santa Maria della Scala. Quasi certamente quell’artista

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alla cornice mistilinea e polilobata prescritta dal concorso. Ghiberti, benché coetaneo di Brunelleschi, appare artista più maturo sul piano delle

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neoclassica (fig. 6), perché significativo degli onori tributati ad un artista da un regnante.

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realizzare materialmente l’opera, escludeva qualsiasi considerazione sulle particolari capacità intellettuali impiegate dall’artista, assimilando il

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tutti i punti che ha tracciato, l’artista potrà eseguire quella completa delineazione de contorno, che Alberti definisce per l’appunto «circoscrizione

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artista entrava all’interno della camera e, seduto sul ripiano, ricalcava sul foglio la proiezione prospettica capovolta del soggetto riflesso sullo

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secoli precedenti. Uno dei maggiori protagonisti di questa fertile contaminazione di culture figurative fu l’artista olandese Gaspar van Wittel, detto

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primi passi della sua «invenzione». Nella sua biografia dell’artista quattrocentesco, Giorgio Vasari insiste molto su questa propensione di Paolo ai

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Leonardo da Vinci, Cenacolo, iniziato nel 1494, Milano, convento di Santa Maria delle Grazie. pregandolo di intervenire sull’artista, e al duca, che sapeva

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lasciata dall’artista volutamente incompiuta («quella del Cristo lasciò imperfetta, non pensando poterle dare quella divinità celeste, che all

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, l’artista aretino ha rimodellato l’organizzazione spaziale di Piazza dei Cavalieri, eliminando due delle sette vie medievali che vi confluivano

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distribuiti e incasellati i caratteri distintivi di ciascuna epoca storica e di ciascun artista. Una mappa «mobile», in quanto va continuamente

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problema che spesso viene, a torto, trascurato: e cioè che un artista può scegliere di variare il proprio stile in modo anche vistoso e sorprendente, a

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esecuzione, che poteva essere lungo o anche molto breve, ma che comunque incorporava in sé tutto il tempo necessario all’artista per dare forma ad un’idea

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dipinte per così dire, per se stesso, senza condizionamenti di sorta. Ma questa libertà dà risultati diversi a seconda che l’artista lavori «di

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che si crea, in un artista come Benozzo, quando non dipinge «di maniera», ma ha davanti a sé il modello in carne ed ossa. Un cortocircuiti

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bottega, un foglio sia disegnato su un lato da un artista e sull’altro da un suo compagno di lavoro. Ma è mai possibile che questa singolare circostanza si

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in generale non fu particolarmente tenero con l’artista, elogia con convinzione il dipinto con Giuseppe in Egitto, definendolo «un’istoria assai

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David su questo suo quadro, idee che Delécluze aveva potuto apprendere dalla viva voce dell’artista quando, da giovane, aveva frequentato il suo atelier.

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nell’istante in cui, fuori di sé, sgozza le mandrie credendo di immolare i Greci; l’artista lo ha mostrato nell’istante in cui, riprendendo

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meccanicamente. Ed è quanto, per l’appunto, fece Canova, il quale studiò a fondo l’Apollo, come mostra un’incisione della statua (tav. 17d), in cui l’artista ha

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L’imitatore è un poveretto. Se l’uomo che dipinge solo l’albero, il fiore o qualsiasi superficie che gli si presenta dinanzi fosse un artista, il re

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civiltà, quell’idea dell’artista veggente, colui che sa spingere il proprio sguardo oltre l’apparenza, laddove gli altri non vedono o non sanno

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di graduale liberazione dalla schiavitù delle apparenze, che funge da innesco e da vitale, insostituibile nutrimento per l’immaginazione dell’artista

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Oltre alla presenza della firma, un’altra spia della volontà dell’artista di emanciparsi dalla condizione di semplice artigiano fu la comparsa di una

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queste, figura un tema che ha innescato una delle dispute più accese e diffuse nella trattatistica d’arte: quali siano i modelli cui un giovane artista

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Notevoli passi avanti nell’emancipazione dalla condizione artigianale di pittori e scultori vennero compiuti quando l’artista fu valutato in base

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cui essa è costituita. L’artista, infatti, opera dando forma alla materia bruta attraverso strumenti e procedimenti tecnici che ne sfruttano le

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collegamento tra la pittura e la capacità di fermare il ricordo, ovvero di fermare il tempo. Questa capacità dell’artista di fissare l’attimo fuggente, di

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L’arte, all’origine, equivaleva di fatto ad una pratica magica. In età paleolitica, l’artista era circondato dal timore e dal rispetto che spettava

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Questo topos dell’artista mago e veggente, che agisce in preda ad un’ispirazione e cade in trance per risvegliare la sua attività oracolare, si

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Nel Rinascimento si codificò anche una vera e propria iconografia della Malinconia, legata alla tipologia dell’artista di genio, con un’immagine resa

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affascinante e complesso. Ma lo stesso artista tedesco attinse anche al repertorio iconografico della Provincia capta, per commentare, con un parodistico e

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Imitare e riprodurre è dunque anche una forma di conoscenza, e conoscere equivale, per certi aspetti, a possedere. L’artista-scienziato Leonardo non

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Per tali ragioni possiamo senz’altro dire che Leonardo era al tempo stesso scienziato ed artista: come scienziato indagava la realtà per conoscerla

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committenza ma per compratori generici, il che esimeva l’artista dal preoccuparsi di adattarle all’ambiente e alle condizioni specifiche in cui, una volta

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A partire da Cennino Cennini, come si è detto, gran parte della letteratura artistica del passato si interroga se l’artista debba osservare ed

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biblici. La serie fu dipinta dall’artista negli ultimi anni della sua vita, tra il 1660 e il 1664, per il duca di Richelieu, nipote del potente

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infantile del telefono senza fili, lo spunto iniziale, passando da un artista all’altro, finisce per subire tali e tante trasformazioni da rendersi

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Nonostante l’impegno profuso, la grande tela-manifesto di Signac non ebbe il successo sperato. Per qualche tempo l’artista vagheggiò di poterla

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ciascun artista è un mondo a sé, e come tale è difficilmente riducibile ad una formula astratta e onnicomprensiva.

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nella sua Lettera a papa Leone X, forse materialmente redatta al suo grande amico Baldassarre Castiglione, ma sicuramente concepita dall'artista nel 1519

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uniformemente negativa su tutta un’epoca, senza distinguere tra artista e artista e soprattutto emettendo un giudizio, di ordine morale e ideologico

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. numerose altre «sottocategorie», senza dimenticare quanto si è detto all’inizio, e cioè che ciascun artista e, al limite, ciascuna opera sono un

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immodificabili, fossilizzati. L’unica variante ammessa derivava dalla qualità esecutiva di cui era capace l’artista e dalla maggiore o minore preziosità

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tramontata l’epoca dei modelli immutabili, e con essa l’idea che l’artista non fosse altro che un mero esecutore, un semplice artigiano, sia pure di lusso

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L’opera d’arte è il risultato di una somma di fattori: la personalità dell’artista, certo, ma anche le richieste del committente, il peso della

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